Esaminati dal Consiglio di amministrazione i risultati al 30 settembre 2011.

  • RICAVI: 3.813,5 MILIONI DI EURO (3.831,1 MILIONI AL 30 SETTEMBRE 2010)
  • UTILE NETTO TOTALE: 167,3 MILIONI (144,5 MILIONI)
  • POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI ITALMOBILIARE SPA E SETTORE FINANZIARIO ATTIVA PER 115,2 MILIONI (170,6 MILIONI AL 31 DICEMBRE 2010)
  • INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO CONSOLIDATO: 2.158,6 MILIONI (2.095,5 MILIONI AL 31 DICEMBRE 2010)
  • PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO: 5.729,8 MILIONI (5.932,8 MILIONI AL 31 DICEMBRE 2010) · GEARING AL 37,67% DAL 35,32% DEL 31 DICEMBRE 2010

Milano, 14 novembre 2011 Il Consiglio di Amministrazione di Italmobiliare S.p.A. riunitosi oggi ha preso in esame e approvato la relazione consolidata al 30 settembre 2011 che registra un utile netto totale di 167,3 milioni di euro.

I risultati del Gruppo Italmobiliare nei primi nove mesi dell’anno sono stati influenzati dal progressivo deterioramento delle condizioni dell’economia mondiale, con conseguente deciso rallentamento della produzione industriale. La continua tensione sui mercati finanziari, in particolare nel terzo trimestre, si è riflessa nel calo dei valori azionari e obbligazionari condizionati principalmente dalle preoccupazioni legate alla crisi del debito pubblico di alcuni Paesi dell’area euro.
In questo quadro le attività industriali in cui opera il Gruppo hanno registrato nei primi 9 mesi una sostanziale stabilità dei ricavi, mentre i risultati operativi, su cui hanno pesato gli incrementi dei costi energetici e delle materie prime, hanno segnato una flessione rispetto al 2010. Il settore finanziario e quello bancario, particolarmente gravati dall’impatto dei mercati nel terzo trimestre, hanno chiuso il periodo con risultati negativi, anche a seguito delle consistenti rettifiche di valore e svalutazioni sui titoli di trading operate per adeguare i valori alle nuove quotazioni.

Nei primi nove mesi l’esercizio evidenzia, dopo plusvalenze realizzate dalla già annunciata vendita di partecipazioni in Turchia nel settore dei materiali da costruzione per circa 107 milioni di euro, un utile netto del periodo di 167,3 milioni che si confronta con i 144,5 milioni al 30 settembre 2010; l’utile netto attribuibile al Gruppo ammonta a 7,4 milioni, (18,5 milioni.)
Nel periodo gennaio-settembre i ricavi sono stati pari a 3.813,5 milioni (3831,1 milioni nel 2010 riclassificato in base all’IFRS 5 per tenere conto degli asset ceduti) mentre il margine operativo lordo corrente è stato di 543,6 milioni (708,7 milioni). Il risultato operativo è stato pari a 202,1 milioni (347,5 milioni)
A fine settembre 2011 il patrimonio netto totale era pari a 5.729,8 milioni, che si confronta con 5.932,8 milioni al 31 dicembre 2010. Al 30 settembre l’indebitamento finanziario netto di 2.158,6 milioni è poco variato rispetto alla situazione di fine 2010 2 (2.095,5 milioni). La posizione finanziaria netta consolidata del settore finanziario, che include anche la capogruppo Italmobiliare S.p.A., a fine settembre risultava positiva per 115,2 milioni (170,6 milioni a fine 2010).
Il rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto (gearing) al 30 settembre 2011 era pari a 37,67% rispetto a 35,32% del 31 dicembre 2010.
Il Net Asset Value (NAV) di Italmobiliare S.p.A. al 30 settembre 2011 è pari a 1.277,1 milioni (1.581,3 milioni al 30 giugno 2011 e 1.654,9 milioni a fine 2010).

Nel terzo trimestre 2011 il Gruppo Italmobiliare ha realizzato un utile netto del periodo di 3,2 milioni di euro e un risultato negativo attribuibile al Gruppo di 17,9 milioni rispetto ad un utile di Gruppo di 15,8 milioni del terzo trimestre 2010.

Previsioni – Le difficoltà che continuano a pesare sulle principali economie avanzate frenano le dinamiche di crescita; l’aumento del costo delle materie prime (soprattutto quelle energetiche), un più difficile contesto di mercato e l’instabilità politica in alcuni Paesi restano i principali fattori che potrebbero influenzare i risultati gestionali del quarto trimestre per i settori industriali del Gruppo, nonostante l’impegno continuo per la riduzione dei propri costi. Le persistenti tensioni in atto nei mercati finanziari dell’area euro e su scala globale, nonché il rischio che queste si propaghino ulteriormente all’economia reale, continuano a determinare l’alta volatilità dei mercati azionari e obbligazionari. Tale scenario si potrebbe riflettere sui risultati del settore finanziario e bancario del Gruppo, fortemente esposti alla dinamica dei mercati e condizionati dalle decisioni che verranno assunte dalle Istituzioni nazionali e internazionali. Il risultato consolidato del periodo sarà positivo ma condizionato da variabili legate al difficile contesto economico e finanziario.

In allegato il comunicato integrale

Principali dati economici e finanziari