Italmobiliare al forum del Global Compact Italia: lavoro ed inclusione la “giusta” via

Dal 19 al 20 ottobre si è svolto a Bari, l’Annual SDG Forum di UN Global Compact Network Italia, con la partecipazione di Italmobiliare S.p.A.

Focus sui modelli di sviluppo sostenibile e sul ruolo del settore privato nel creare un'occupazione di qualità e dignitosa, per tutti. Il forte impatto positivo del lavoro regolare degli stranieri sull’economia italiana ha stimolato la ricerca commissionata a Ipsos «Difficoltà e opportunità di inclusione degli Stranieri in azienda» dal Global Compact Network italiano delle Nazioni Unite, che a questi temi ha dedicato il suo sesto forum annuale.

Si tratta di un importante momento di riflessione per le aziende italiane aderenti al Global Compact nel loro percorso in supporto ai Dieci Principi e verso i 17 Sustainable Development Goals.

«Il settore privato ha una forte responsabilità — spiega Marco Frey presidente dell'Un Global Network Italia —. Le aziende possono fare molto per raggiungere l'obiettivo 8 entro il 2030»

«Le imprese del GCNI sono già più impegnate delle altre sul fronte dell'inclusione - continua Daniela Bernacchi segretario generale - L'Europa ha mostrato lungimiranza quando, nella sua nuova tassonomia per gli investimenti climatici, dice che nessun intervento deve nuocere alla comunità globale. Non si può lasciare indietro nessuno a livello sociale o i risultati raggiunti finora, nell'energia, nell'economia circolare e in tutti gli altri aspetti della transizione, saranno invalidati».

L'SDG 8 dell'Agenda Onu al 2030 è proprio tra quelli identificati da Italmobiliare come traccia per il suo percorso di creazione di valore condiviso. “Per Italmobiliare – dice Stefano Gardi, Chief Sustainability Officer di Italmobiliare e membro del Consiglio Direttivo di UN Global Compact Network Italia – l’obiettivo è incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti, attraverso la diversificazione, l'innovazione, ambienti di lavoro sicuri e protetti, crescita sociale e professionale”.

“La discussione ai tavoli di lavoro - continua Stefano Gardi - è stata intensa e proficua. Proprio nello spirito dell’SDG 8, che combina elementi sociali, ambientali e di governance, e anche in linea come le tendenze recenti in materia di responsabilità estesa, il Forum si è concluso con un indirizzo chiaro per le imprese: focus sulle catene di fornitura, dalla neutralità climatica alla due diligence sui diritti umani, attraverso partnership inclusive e cambiamento culturale”.

 

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