Evento celebrativo dell’Aula Magna intitolata all’Ing. Giampiero Pesenti al Politecnico di Milano

Nel 2021 ricorrono i 75 anni di Italmobiliare, fondata il 13 settembre 1946 a Milano, tra le principali Investment Holding italiane e riconosciuto partner strategico per imprenditori impegnati nello sviluppo di realtà di eccellenza, con particolare attenzione al panorama del nostro Paese.

Le attività previste nella cornice dell’anniversario si sono aperte il 13 settembre, data ufficiale della costituzione di Italmobiliare, con una giornata di visita, interventi e ricordi nel contesto dell’inaugurazione della nuova Aula Magna intitolata all’Ing. Giampiero Pesenti.

In apertura, Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico, ha ricordato la figura di Giampiero Pesenti, laureato dell’Ateneo milanese: «Quando Giampiero ci ha lasciato qualche anno fa, il Politecnico ha pianto la scomparsa di uno dei suoi migliori studenti e uno dei suoi migliori ambasciatori, che hanno portato la cultura, la formazione e l’esperienza del Politecnico in giro per il mondo e in tutti i suoi rapporti. Giampiero ha infatti continuato i suoi rapporti con noi sia in attività di ricerca sia in attività di alta formazione. Per questo motivo abbiamo voluto ricordarlo, avvalendoci dell’aiuto di un altro grande alunno del Politecnico, Renzo Piano, per disegnare questo intervento architettonico all’interno di un nuovo modo di vedere l’Ateneo».

«Il Politecnico – ha proseguito il Rettore – si fonda su due grandi dimensioni che dobbiamo tenere a mente: la prima è il puntare sempre alle eccellenze e al merito; si può mirare a essere competitivi senza porsi in contrasto con l’attenzione ai valori umani: inclusività, diritto allo studio, attenzione ai più fragili. La seconda, è la costruzione di una rete di partner in Europa: ci stiamo collegando a numerosi atenei per la realizzazione di una grande università europea».

A seguire il Prof. Emilio Faroldi, Prorettore e docente di Tecnologia dell’Architettura, del Politecnico di Milano, ha evidenziato alcuni importanti elementi architettonici del nuovo Campus e dell’Aula Magna, un progetto che si fonda sulla versatilità e l’adattabilità degli spazi in funzione delle necessità di studenti e docenti dell’ateneo.

«Il campus non rappresenta più un luogo chiuso dedito solo alla cultura e alla trasmissione del sapere, bensì si propone come entità integrata e flessibile, confortevole, interattiva e personalizzabile, capace di implementare i gradi di libertà connessi all’uso dello spazio pubblico. In una società della conoscenza sana, l’università diventa la città, e la città diventa l’università».

Il progetto, spiega Faroldi, si è avvalso di operazioni architettoniche mirate e tra loro connesse da un criterio di continuità, che ha saputo affiancare nuove progettualità e nuove edificazioni a interventi di valorizzazione degli spazi e strutture preesistenti.

È quindi intervenuto il Professore Piergaetano Marchetti, Presidente della Fondazione Corriere della Sera, riportando un puntuale e commosso ricordo: «Giampiero Pesenti fu un imprenditore che continuava un’attività familiare; seppe e volle, tuttavia, aggiornarne perimetro e metodi in relazione all’evoluzione dei tempi. Da ingegnere di classe concepì un progetto che volle poi accompagnare con un’intensa attività di ricerca. L’interesse per il nuovo anche in settori maturi, in famiglie saldamente collocate nel mondo imprenditoriale, raccoglie, credo, lo spirito dei padri fondatori di queste istituzioni, per cui è quanto mai appropriata l’intitolazione a Giampiero Pesenti “ingegnere tra ingegneri”, continuatore di una nobile tradizione e nello stesso tempo innovatore».

Marchetti ha poi concluso l’intervento ricordando alcuni dei tratti che caratterizzavano la figura di Giampiero Pesenti: «la semplicità, il voler parlare chiaro, il guardare negli occhi, il rifuggire da tribune, da sfoggi di titoli e di allori, la sensibilità sociale che volle concretizzare con la Fondazione Pesenti; la grande considerazione per i collaboratori, dal più umile al più alto in grado».

A tale proposito Carlo Pesenti, figlio di Giampiero, e Presidente della Fondazione Pesenti e CEO di Italmobiliare S.p.A ha commentato: «Quest’Aula Magna è un punto importante in una storia decennale di collaborazione tra le nostre aziende e il Politecnico, le traiettorie si sono intercettate tantissime volte, e da molti anni. La nostra famiglia ha ricevuto molto dal Politecnico, e le nostre aziende hanno aiutato a formare un gran numero di ingegneri. Quindi quest’aula e questo momento sono per me quanto mai opportuni e coerenti con la storia della nostra famiglia». Raccontando poi del padre Giampiero Pesenti: «è stato un grande imprenditore, e soprattutto un grande ingegnere. Il suo successo nel mondo trova le basi nel suo essere profondamente ingegnere. Al di là degli studi, ben oltre la professione esercitata, era ingegnere nel DNA. Studiare in questo Ateneo plasma le persone. Quello che ci rimane è innanzitutto il ricordo del suo rigore etico-morale».

 

APPROFONDIMENTI

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