Esaminati dal Consiglio i risultati consolidati del primo semestre 2012

GRUPPO ITALMOBILIARE:

  • RICAVI: 2.446,6 MILIONI DI EURO (2.564,6 MILIONI NEL PRIMO SEMESTRE 2011)
  • RISULTATO NETTO TOTALE: -51,3 MILIONI (UTILE DI 164,0 MILIONI CHE INCLUDEVA RILEVANTI PLUSVALENZE DALLA CESSIONE DI ATTIVITA’ IN TURCHIA)
  • PATRIMONIO NETTO TOTALE: 5.382,5 MILIONI (5.539,6 MILIONI AL 31 DICEMBRE 2011) – PATRIMONIO PER AZIONE 53,7 EURO
  • INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO CONSOLIDATO: 2.225,4 MILIONI (2.177,4 MILIONI AL 30 GIUGNO 2011 E 2.039,6 MILIONI AFINE 2011)
  • POSIZIONE FINANZIARIA DELLA CAPOGRUPPO E DELLE SOCIETA’ FINANZIARIE CONTROLLATE POSITIVA PER 114,9 MILIONI
  • NET ASSET VALUE PARI A 981,1 MILIONI AL 30 GIUGNO 2012

Milano, 6 agosto 2012 – Il Consiglio di amministrazione di Italmobiliare S.p.A. ha preso in esame e approvato il Resoconto intermedio di gestione al 30 giugno scorso.

Il primo semestre dell’anno è stato caratterizzato da una debole crescita dell’economia mondiale che ha determinato, per l’evoluzione delle attività in cui opera il Gruppo, una contrazione della domanda in alcuni Paesi accompagnata dagli effetti delle tensioni inflattive sui costi energetici nel settore industriale, mentre l’aumento della volatilità sui mercati azionari e obbligazionari ha determinato, soprattutto nel secondo trimestre, sensibili riflessi sulle partecipazioni finanziarie.

In questo contesto il Gruppo Italmobiliare, a fronte di ricavi per 2.446,6 milioni di euro (2.564,6 milioni nel primo semestre 2011), ha chiuso il primo semestre 2012 con un risultato negativo di 51,3 milioni, contro utili netti totali di 164,0 milioni nel primo semestre 2011 (di cui oltre 105 milioni relativi alle rilevanti plusvalenze realizzate sulla cessione di Set Group in Turchia). Sul risultato hanno inciso in modo molto significativo le rettifiche di valore sui titoli azionari (22,2 milioni) nonchè il risultato negativo di partecipazioni collegate valutate a patrimonio netto (20,7 milioni) principalmente influenzato dall’andamento e dalle svalutazioni di RCS Mediagroup.

Nel settore materiali da costruzione, la controllata Italcementi - che ha comunicato i dati relativi al semestre lo scorso 30 luglio – ha registrato una contrazione dei ricavi a 2.299,8 milioni (-4,9% rispetto al primo semestre 2011). I risultati di gestione sono stati penalizzati dalla flessione dei volumi, dall’effetto inflazionistico sui costi variabili e dai minori proventi legati alla gestione dei diritti di CO2. La diminuzione dei risultati è stata peraltro contenuta grazie alle continue azioni di riduzione dei costi fissi e di recupero di efficienza dell’apparato industriale nei vari Paesi. Il margine operativo lordo corrente, pari a 328,7 milioni è diminuito dell’11,6%, mentre il risultato operativo, pari a 100,6 milioni, ha registrato un calo del 37,4%.
Il settore imballaggio alimentare e isolamento termico, costituito dal gruppo Sirap Gema, ha registrato ricavi per 116,1 milioni, in linea con quanto consuntivato nei primi sei mesi dell’esercizio precedente. Grazie al contenimento dei costi fissi e ad una minore incidenza del costo delle materie prime, il margine operativo lordo risulta in significativo aumento a 6,5 milioni (4,4 milioni al 30 giugno 2011) mentre il risultato operativo evidenzia un saldo positivo per 1,4 milioni (negativo per 1,3 milioni). Il risultato netto del periodo, negativo per 1,9 milioni, evidenzia un recupero rispetto alla perdita di 3,6 milioni del primo semestre 2011.
Il settore finanziario, che include la capogruppo Italmobiliare e le società finanziarie interamente possedute, è stato condizionato dall’elevata volatilità dei mercati che ha penalizzato le quotazioni azionarie, in particolare nel comparto bancario, e dai risultati negativi di società collegate. In questo contesto il risultato netto del semestre è negativo per 29,9 milioni in controtendenza rispetto all’utile di 8,6 milioni al 30 giugno 2011 a causa principalmente delle rettifiche di valore operate sui titoli azionari bancari (22,2 milioni) e al risultato negativo delle partecipazioni collegate valutate a patrimonio netto (24,6 milioni) solo parzialmente compensati dal contributo positivo della gestione della liquidità.
Nel settore bancario (Finter Bank Zürich e Crédit Mobilier de Monaco) il margine di intermediazione pari a 15,5 milioni è rimasto sui livelli del primo semestre 2011. Dopo accantonamenti non ricorrenti per rettifiche su crediti verso la clientela di circa 3,5 milioni il risultato del settore registra una perdita per 5,1 milioni, minore rispetto a quella di 7,6 milioni del 30 giugno 2011.

Previsioni - Gli indicatori economici disponibili segnalano nel breve periodo un ulteriore indebolimento della crescita economica mondiale e una maggiore incertezza dei mercati. In modo particolare le prospettive economiche dell’area dell’euro saranno strettamente connesse con gli sviluppi della crisi del debito sovrano, delle condizioni del credito e del clima di fiducia di alcuni stati membri.
Il conseguimento di nuovi progressi nella gestione della crisi e le modalità con cui saranno concretizzate le decisioni prese nel vertice europeo di fine giugno potrebbero contribuire a riassorbire le tensioni sui mercati finanziari sostenendo la ripresa in Italia e nel resto dell’Europa.

Questo scenario e le sue possibili ripercussioni sull’economia reale continueranno a condizionare in modo non prevedibile i mercati finanziari con effetti incerti sui risultati del settore finanziario e bancario del Gruppo.
Le società dei settori industriali sono costantemente impegnate a realizzare piani di efficienza industriale e commerciale attraverso programmi di razionalizzazione e riorganizzazione degli apparati produttivi al fine di mitigare l’andamento negativo della domanda di alcuni mercati.
Tali azioni dovrebbero consentire di mantenere i margini operativi in linea con il 2011.

In allegato il comunicato integrale

Principali dati economici e finanziari