Esaminati dal Consiglio di Amministrazione i risultati del primo semestre 2021

  • NAV di Italmobiliare al 30 giugno 2021 a 2 miliardi di euro (1.838,2 milioni di euro al 31 dicembre 2020), con una crescita del NAV delle Portfolio Companies a 1.252,8 milioni (+130,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020).
    La variazione complessiva riflette inoltre la crescita del valore di mercato della partecipazione in HeidelbergCement AG (+10,6 milioni di euro), delle altre partecipazioni quotate (+5,5 milioni) e dei fondi di Private Equity (+18,2 milioni di euro), dedotti i dividendi distribuiti.
  • Il NAV per azione è pari a 47,31 euro, con un incremento del 10,31% rispetto a fine 2020, al lordo della distribuzione dividendi (+8,65% al netto del dividendo pari a 0,65 euro per azione).
  • Nel corso del semestre l’andamento complessivo delle Portfolio Companies - che rappresentano oltre il 60% del NAV - ha evidenziato un risultato decisamente positivo se confrontato sia con il 2020 sia con il 2019 pre-Covid.
  • Tutte le società chiudono il semestre con una crescita rispetto al 2020 superiore al 15% (con l’eccezione di Sirap legata alla perdita dei ricavi infragruppo), con ricavi superiori anche allo stesso periodo del 2019 e MOL in crescita. Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella sconta invece il risultato ancora non brillante del segmento retail per gli impatti della pandemia.
  • Per Italmobiliare S.p.A. ricavi registrati nel semestre in aumento principalmente per l’incremento dei dividendi deliberati o incassati dalle partecipate e per l’andamento positivo della gestione finanziaria.
  • La Posizione finanziaria netta consolidata al 30 giugno 2021 è positiva e pari a 354,5 milioni di euro a fronte di 320,8 milioni di euro a fine dicembre 2020.
  • A livello consolidato i ricavi sono stati pari 232,7 milioni di euro (155,6 milioni al 30 giugno 2020) e l’utile netto a 117,4 milioni (1,4 milioni nel primo semestre 2020).

Milano, 29 luglio 2021. Il Consiglio di Amministrazione di Italmobiliare ha esaminato e approvato la relazione semestrale al 30 giugno 2021.
A fine semestre il NAV di Italmobiliare supera i 2 miliardi di euro, risultando pari a 2.000,2 milioni di euro (1.838,2 milioni di euro al 31 dicembre 2020), con una variazione legata in particolare all’aumento delle portfolio companies (+130,7 milioni di euro, già al netto di dividendi distribuiti per 27,1 milioni di euro), di HeidelbergCement AG (+10,6 milioni di euro) e delle altre partecipazioni quotate (+5,5 milioni di euro) e dei fondi di Private Equity (+18,2 milioni di euro). In termini assoluti, l’incremento maggiore è legato a Caffè Borbone, mentre, in termini relativi, la società che vede crescere di più il proprio NAV rispetto a fine 2020 è il Gruppo Tecnica, che dimostra di aver superato le difficoltà legate all’impatto della pandemia. In crescita o sostanzialmente costanti tutte le altre portfolio companies. Al 30 giugno 2021, il NAV per azione Italmobiliare ammonta a 47,31 euro con un incremento dell’8,65% rispetto all’analogo valore del 31 dicembre 2020 (dopo il pagamento di dividendi pari a 0,65 euro), ovvero del 10,31% al lordo della distribuzione dividendi.
Il primo semestre 2021 di Italmobiliare S.p.A. si è chiuso con un risultato positivo di 41,7 milioni di euro (negativo per 16,6 milioni di euro al 30 giugno 2020).

“Il raggiungimento di un traguardo simbolico ed importante quale i due miliardi di NAV - sottolinea il Consigliere delegato Carlo Pesenti – evidenzia la solida e continua crescita delle portfolio companies, nonché l’efficacia del supporto di Italmobiliare. Un contributo capace di valorizzare le eccellenze che il nostro Paese esprime, anche in presenza di scenari di incertezza, e di fornire gli strumenti di governance, eccellenza operativa, flessibilità finanziaria ed efficace presidio dei rischi affinché possano cogliere al meglio gli emergenti trend economici, tecnologici e di consumo sui quali l’esperienza pandemica ha impresso forti accelerazioni. La strategia di Italmobiliare, sempre più caratterizzata dall’integrazione delle migliori pratiche ESG nei piani di sviluppo delle proprie partecipate, traccia con coerenza ed efficacia il percorso -dall’impegno valoriale all’operatività quotidiana- e rispecchia il focus a livello europeo ed internazionale sulla transizione ecologica ed energetica delle attività produttive”.

Pur in un quadro in cui resta difficile una valutazione ponderata sulle prospettive di dettaglio, si conferma la solidità complessiva del portafoglio e la capacità di cogliere occasioni di valorizzazione di sinergie, di rafforzamento di best practice già in atto e di apertura di nuove opportunità offerte dai cambiamenti strutturali. In particolare, nel settore alimentare Caffè Borbone conferma la propria traiettoria di crescita e Capitelli cresce sia a livello di ricavi sia di margine operativo lordo. Nel settore energetico, Italgen chiude un semestre decisamente positivo, segna una performance positiva anche Autogas, che oltre alla crescita di ricavi e margine operativo lordo fa registrare nel periodo una buona generazione di cassa. Nel settore industriale, neutralizzando alcuni fattori contingenti il primo semestre della “nuova” Sirap (dopo le cessioni dei principali asset finalizzate a febbraio ed aprile 2021) è sostanzialmente allineato allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Molto bene Iseo, che conferma nei fatti di aver sorpassato le problematiche legate all’impatto iniziale del Covid. Tecnica Group chiude il periodo con performance positive e risultati decisamente migliori rispetto al 2020 e ben superiori anche ai livelli pre-Covid, nonostante le difficoltà dei brand invernali in Europa. Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella chiude il semestre in crescita rispetto al 2020, pur scontando ancora le difficoltà del business retail per le restrizioni legate alla pandemia, mentre le società entrate in portafoglio alla fine del 2020 (Casa della Salute e Callmewine) continuano a dimostrare il proprio potenziale di crescita.

A marzo 2021 Italmobiliare, già investitore del fondo Clessidra Capital Partners 3, ha partecipato tra i co-investitori del fondo nell’operazione che ha visto l’acquisizione da parte del fondo Capital Partners 3 di Clessidra di una quota di maggioranza di Botter, azienda veneta tra i maggiori esportatori di vino italiano nel mondo già detenuta dalla famiglia Botter e da DeA Capital. Successivamente al 30 di giugno è stata venduta una parte del coinvestimento al fondo IV di Clessidra. A giugno 2021 Italmobiliare ha sottoscritto un commitment al primo closing di 75 milioni di euro del fondo Clessidra Capital Partners 4.

Principali dati economici e finanziari