FUORIPISTA. arte, sport, inverno
Aspettando i Giochi Olimpici e Paralimpici Milano Cortina 2026, gres art 671 presenta una mostra dedicata allo sport e alla neve
Raccontare gli sport invernali attraverso una prospettiva che spazia tra l’arte, il design, l’architettura e la ricerca, questo è l’obiettivo di FUORIPISTA, la nuova mostra di gres art 671 resa possibile grazie al contributo di Fondazione Pesenti e Italmobiliare. Inserita nel contesto dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026, l’esposizione è un percorso multidisciplinare, che riunisce opere storiche e contemporanee, materiali d’archivio, fotografie, video e installazioni, accanto a tre lavori inediti commissionati appositamente per il progetto. Opere che diventano una lente attraverso cui osservare non solo la bellezza del gesto sportivo, ma anche le trasformazioni sociali, tecnologiche e climatiche che ridefiniscono il nostro rapporto con la montagna. “L’imminenza dei Giochi Olimpici e Paralimpici è una straordinaria occasione per rafforzare la nostra missione, presentando l’arte in dialogo con gli sport invernali e proseguendo il percorso di creazione di un polo culturale con una visione internazionale, capace di coinvolgere quanto più possibile i visitatori su temi di rilevanza contemporanea”, ha dichiarato Roberto Pesenti, presidente di gres art 671.
Il percorso espositivo si articola in cinque sezioni, Olympics +, Sport Invernali, Micro-storie, Inverno Artificiale, Criosfera, che guidano il visitatore attraverso un paesaggio complesso, dove la neve diventa struttura narrativa, archivio di memorie, ma anche indizio di un mondo in mutamento. Dalle prime Olimpiadi invernali alla costruzione della neve artificiale, dalle discipline più note alle storie nascoste che ridefiniscono lo sport come luogo di libertà e possibilità, FUORIPISTA invita a esplorare l’inverno oltre la retorica, dentro la sua dimensione più umana e condivisa.
FUORIPISTA si sviluppa come un viaggio attraverso secoli e geografie diverse, mettendo in dialogo capolavori storici come la Trappola per uccelli di Pieter Brueghel il Giovane e una grande fotografia di Andreas Gursky con narrazioni più intime e inattese. Le Cholitas Escaladoras ritratte da Todd Antony, la pionieristica esperienza della pattinatrice emiratina Zahra Lari o le comunità sciistiche del Lesotho fotografate da Kari Medig ampliano l’immaginario comune degli sport invernali, spostando lo sguardo dalle geografie canoniche verso orizzonti plurali. La montagna emerge come spazio reale e simbolico dove desiderio, sfida, resistenza e appartenenza si intrecciano. In mostra è esposta una selezione dei modelli chiave del brand Blizzard tra l’inizio degli anni Settanta e la fine degli anni Ottanta, appartenenti all’Heritage Department di Tecnica Group, sponsor tecnico del progetto.
Un capitolo centrale del progetto è rappresentato dalle tre nuove committenze, che segnano un passaggio importante nel percorso di gres art 671. MASBEDO raccontano la storia di Andrea Lanfri, alpinista ed ex atleta paralimpico della nazionale italiana di atletica leggera, in una videoinstallazione che riflette su inclusione e superamento dei limiti. Studio Folder traduce dati ambientali e statistici dei Giochi Olimpici in una coreografia di pattinaggio, trasformando l’informazione in gesto. Numechi.studio dedica due opere a IceLab Bergamo, trasfigurando il movimento di Carolina Kostner in un’esperienza immersiva tra corpo, spazio e temperatura. “In questa mostra per la prima volta compaiono opere d’arte e lavori di ricerca inediti prodotti e commissionati per l’occasione da gres art 671 – sottolinea Francesca Acquati, general manager di gres art 671 –. È un passaggio importante nella storia di gres, parte della cui missione è proprio sostenere e incoraggiare la produzione artistica contemporanea in Italia, investendo concretamente nel sistema dell’arte, offrendo agli artisti spazi di sperimentazione e ricerca”.
A completare la mostra, un public program realizzato con Fondazione Pesenti Ets che darà voce ad artisti, atleti olimpici e paralimpici, ricercatori e protagonisti del mondo della neve e del ghiaccio. Un’occasione per condividere testimonianze e riflessioni che restituiscono allo sport la sua dimensione più autentica fatta di relazioni, inclusione, comunità.
