
“de bello. notes on war and peace”
Una mostra sulla guerra per ribadire l’urgenza della pace.
“de bello. notes on war and peace” è la prima mostra collettiva di gres art 671, il nuovo polo culturale nato a Bergamo su iniziativa di Italmobiliare e promosso da Fondazione Pesenti ETS. Ideata da Gabriele Micalizzi e Salvatore Garzillo e curata da gres art 671 e 2050+, la mostra propone una riflessione universale sui conflitti, evitando ogni riferimento a guerre specifiche e ponendo invece al centro le emozioni profonde e trasversali che ogni guerra porta con sé.
37 artisti internazionali – da Marina Abramović ad Alberto Burri, da Joseph Beuys ad Anselm Kiefer – danno vita a un racconto corale che attraversa i secoli e supera i confini geografici, culturali e temporali. L’allestimento, ideato dallo studio 2050+, si articola in cinque sezioni – pace apparente, allarme, guerra, macerie, riparazione – seguendo un crescendo emotivo che coinvolge il visitatore in modo sensoriale e immersivo. I linguaggi espressivi utilizzati sono molteplici: tessuti cuciti a mano, fotografie, sculture, video, installazioni ambientali, opere digitali. Una gamma ampia e stratificata che unisce saperi antichi e sperimentazione contemporanea, manualità e tecnologia, silenzio e rumore. La mostra è pensata non solo come esperienza estetica, ma come stimolo alla riflessione: un monito silenzioso, privo di retorica, che pone domande aperte sul senso della guerra e sulle possibilità della pace. Come sempre accade a gres art 671, il pubblico non è semplice spettatore ma è chiamato a partecipare attivamente, a lasciarsi coinvolgere non solo dall’impatto visivo delle opere, ma anche dall’intensità emotiva del percorso. “de bello” diventa così un’esperienza trasformativa, che sollecita empatia, responsabilità e consapevolezza, restituendo al visitatore il potere di immaginare alternative alla violenza e al conflitto. L’arte si conferma linguaggio privilegiato per interrogare la realtà, costruire memoria e immaginare futuro, sottolineando l'urgenza della pace.
A rafforzare questa visione, gres art 671 – in collaborazione con Fondazione Pesenti ETS – ha affiancato alla mostra un public program di rilevanza internazionale, intitolato “la cultura della pace”. Un ciclo di incontri che porterà a Bergamo quattro Premi Nobel per la Pace – Tawakkol Karman, Nadia Murad, Jody Williams e Kailash Satyarthi – insieme ad altre figure autorevoli del mondo della diplomazia, dei diritti umani e dell’impegno civile. Il programma rappresenta un’occasione unica per il pubblico di confrontarsi con testimoni e protagonisti del nostro tempo, capaci di tradurre la propria esperienza in strumenti di riflessione collettiva, con l’obiettivo non solo di raccontare storie esemplari, ma di costruire nuove alleanze tra culture, generazioni e comunità. I primi due incontri si sono già svolti, richiamando un pubblico numeroso e partecipe, in uno spazio di ascolto e confronto autentico. Il terzo ed ultimo incontro, in programma per domenica 14 settembre, sarà dedicato a un dialogo tra due straordinarie figure dell’attivismo contemporaneo, unite dal comune impegno per la fraternità universale: Jody Williams, attivista statunitense e Premio Nobel per la Pace 1997 per il suo ruolo guida nella campagna internazionale contro le mine antiuomo, e Kailash Satyarthi, attivista indiano insignito del Nobel per la Pace nel 2014 per la sua lotta contro il lavoro minorile e in difesa dei diritti dei bambini.
Fin dalla sua apertura, gres art 671 si è imposto come una piattaforma per il dialogo internazionale, capace di attrarre artisti, intellettuali e pubblico da tutto il mondo, e al tempo stesso di restituire centralità a Bergamo nel panorama culturale contemporaneo. Con questo progetto, gres art 671 rafforza la propria identità di piattaforma globale per il dialogo, l’educazione alla pace e la trasformazione sociale. Un luogo dove l’arte incontra la cittadinanza, dove le idee diventano azione, e dove la cultura si fa cura del presente e investimento sul futuro.