Italgen: paesaggi elettrici tra territorio, architettura e cultura
Nell’arco di appena due decenni, tra ‘800 e ‘900, il connubio tra elettricità e modernità ha trasformato sia il territorio nazionale che l’intera società italiana. Sostenuta dai progressi della tecnica, e dalla grande finanza, l’elettrificazione del Paese ha fatto nascere nuovi comportamenti urbani e anche cambiare rapidamente le forme delle città. In pochi anni, sono apparsi nuovi paesaggi, ed è cambiato il rapporto tra ingegneria e architettura, tra rappresentazione del moderno e tradizione, tra esigenze funzionali e tutela dell’ambiente.
In questo processo, che ha interessato trasversalmente ogni aspetto della società novecentesca, le centrali idroelettriche sono molto più che semplici luoghi di produzione energetica ma sono diventate, nel tempo, simboli culturali e presidi ambientali, luoghi di incontro e dialogo con le comunità locali. Italgen, green energy company del Gruppo Italmobiliare, ha saputo valorizzare nel tempo alcuni dei propri impianti, promuovendo un costante scambio e arricchimento reciproco con i territori in cui opera.
La centrale Italgen di Vaprio d’Adda, rappresenta uno dei simboli più significativi di questa filosofia. Incastonata fra il naviglio Martesana e il fiume Adda, fu realizzata tra il 1947 e il 1951 su progetto dal celebre architetto Piero Portaluppi che ha conferito all’edificio uno stile solenne, quasi sacrale. La firma del Portaluppi si riconosce in elementi stilistici quali il grande portale enfatizzato dalla cornice in pietra rosa, il timpano triangolare e i 10 cubi che ornano la facciata. In questo luogo il dialogo con il territorio prende forma attraverso iniziative concrete, di cui la più emblematica è la collaborazione con il FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano, iniziata nel 2019. Le Giornate FAI d’Autunno sono diventate un appuntamento fisso, in grado di attirare migliaia di visitatori curiosi di esplorare la centrale, scoprire la sua storia e approfondire le modalità di produzione dell'energia rinnovabile. Solo nelle prime due edizioni, oltre duemila persone hanno potuto visitare la centrale di Vaprio. Ai visitatori del FAI, Italgen racconta che dalla centrale idroelettrica si dipana una trama di relazioni e mostra, in concreto, che dall’impianto produttivo non solo si crea la rete materiale di distribuzione dell’energia, ma anche una trama invisibile di idee, di progetti, di storie in cui si incontrano ingegneri e architetti, decoratori e letterati, grandi opere figurative e monumenti ambientali.
Oltre alle Giornate FAI, Italgen porta avanti numerose altre attività di coinvolgimento degli attori del territorio. Particolarmente apprezzati sono i progetti con le scuole, che ogni anno coinvolgono centinaia di ragazzi in visite didattiche nelle centrali, dove imparano concretamente come si produce energia pulita e responsabile. Il coinvolgimento diretto con i più giovani non si ferma qui: la collaborazione ultradecennale con UNICEF permette a gruppi di studenti di partecipare a escursioni educative e formative nella natura, con attività mirate alla sensibilizzazione ambientale e alla conoscenza approfondita dei territori. L’esperienza di queste visite è rafforzata dalla particolare modalità scelta da Italgen: sono infatti gli stessi dipendenti, mossi da passione e orgoglio per il proprio lavoro, a guidare i visitatori. Questa scelta, sebbene non convenzionale, crea un legame autentico con le comunità locali, trasformando le visite in occasioni di scambio diretto e arricchimento reciproco.
Profondamente connesso al territorio e alla comunità che lo abita è anche il progetto dell’impianto fotovoltaico realizzato da Italgen a Modugno (BA), che nasce dalla bonifica e riqualificazione di un’ex cava di calcare. Italgen, proprietaria dell’area, ha costruito il parco fotovoltaico sull’area di circa 6 ettari un tempo occupata dagli impianti industriali, senza quindi alcun nuovo consumo di suolo, e ha ceduto al Comune un’area di oltre 20 ettari per la realizzazione di un’area naturalistica per la fruizione pubblica, che aumenta di 5 volte la superficie a verde di Modugno. Nell’ambito del progetto, Italgen si è anche occupata della realizzazione di una pista ciclopedonale che attraversa l’area naturalistica, di un belvedere con vista sul lago che sorge nell’ex cava e ha finanziato la realizzazione di un murale dedicato alla natura. L’intero progetto è nato dall’esigenza non solo di realizzare un nuovo insediamento produttivo, ma anche di fornire attraverso di esso uno strumento conoscitivo alla comunità, per dialogare in modo trasparente sull’uso del territorio con un impegno qualitativo che va oltre il solo profitto.
Le iniziative culturali di Italgen testimoniano l’importanza delle connessioni, dimostrando che cultura e produzione energetica possono coesistere e rafforzarsi reciprocamente. Attraverso il dialogo e il confronto con il territorio e le persone, l’azienda crea legami autentici e profondi, trasformando la produzione energetica in un'occasione di sviluppo culturale e sociale.