INTRODUZIONE

La cultura che crea valore

 

Investire in cultura non è solo un atto di mecenatismo, ma una scelta strategica che riconosce la cultura come una delle leve del percorso di creazione di valori tracciato da Italmobiliare.

 

di LAURA ZANETTI e CARLO PESENTI 

 

scale.intro

 

L’impresa è cultura. Da un lato, le imprese sono custodi e interpreti di un patrimonio intangibile di valori, tradizioni, saperi e identità. Iniziative come musei d’impresa, archivi storici, collezioni aziendali, collaborazioni con artisti, designer, accademici, scrittori e innovatori testimoniano come l’impresa possa diventare essa stessa un luogo di produzione culturale. Dall’altro, le aziende hanno un ruolo importante nell’ambito della valorizzazione, della promozione e del sostegno alla cultura. Il dialogo tra impresa e cultura è dunque un processo bidirezionale: le imprese alimentano la cultura, e la cultura arricchisce l’impresa.

Il legame tra il Gruppo Italmobiliare e la cultura è solido e profondo, ne troviamo traccia in alcuni iconici progetti di architettura e design firmati in passato da Italcementi in tutto il mondo, come il Grattacielo Pirelli di Giò Ponti, l’Aula delle Udienze Pontificie di Pier Luigi Nervi o la Chiesa Dives in Misericordia di Richard Meier. Ma anche in luoghi di produzione culturale come il Centre Pompidou di Malaga e il MAXXI di Zaha Hadid o monumenti come il Grande Cretto, opera di arte ambientale realizzata in Sicilia da Alberto Burri. Proprio Burri ci riporta all’oggi, è infatti uno degli oltre 30 artisti le cui opere sono esposte a “de bello. notes on war and peace”, la prima mostra collettiva di gres art 671, il nuovo centro per l’arte e la cultura nato a Bergamo su iniziativa del Gruppo Italmobiliare, proprietario dell’area, con Fondazione Pesenti. Dalla sua inaugurazione, gres art 671 ha accolto oltre 50 mila persone interessate a visitare le mostre o ad assistere ai molti eventi, incontri e conferenze che hanno coinvolto importanti nomi della letteratura, del giornalismo, dell’economia, della finanza e anche Premi Nobel per la pace. Ma l’impatto generato da gres art 671 va ben oltre questi numeri: il polo culturale ha infatti generato importanti opportunità di condivisione, dialogo e visibilità, sia per Italmobiliare che per le società del Gruppo, a dimostrazione di come la cultura sia non solo elemento distintivo e pilastro valoriale della Holding, ma anche vera e propria leva di creazione di valore.

Ed è per questo che abbiamo scelto di dedicare questo numero della newsletter al legame tra cultura e impresa, approfondendo alcune delle più virtuose e interessanti iniziative sviluppate in questa direzione dalle società del Gruppo.

 

Moon Boot, ad esempio, ha saputo utilizzare l’arte e il design come strumento di dialogo con i giovani. Italgen valorizza le proprie centrali idroelettriche come luoghi di cultura da aprire al territorio e alle persone. Microtec, azienda leader nelle soluzioni di scansione del legno che è stata recentemente acquisita da Clessidra Private Equity, ha messo le proprie tecnologie al servizio della ristrutturazione della Cattedrale di Notre-Dame. Caffè Borbone ha scelto l’arte come strumento di dialogo con i bambini che vivono in situazione di difficoltà. Tecnica Group sta lavorando alla realizzazione di un nuovo heritage department, per custodire e valorizzare la straordinaria storia dei suoi marchi. Bene Assicurazioni ha scelto di portare l’arte in ufficio con il progetto Arte in Bene, ed ha coinvolto i dipendenti nella realizzazione di un murales nei nuovi uffici della compagnia. Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella ha sponsorizzato a Londra la mostra “Michelangelo, Leonardo, Raphael: Florence, c. 1504” ed è uno dei marchi scelti per rappresentare il meglio del Made in Italy al Padiglione Italia all’Expo 2025 di Osaka, che è ispirato proprio al tema “L’arte rigenera la vita”. Profondamente legata all’arte è anche Cantina Zaccagnigni (Gruppo Argea), che nel 1984 fu la straordinaria location in cui Joseph Beuys tenne la storica performance a “Difesa della natura”. Beuys che, come il già citato Burri, è un altro degli artisti in mostra a “de bello. notes on war and peace”, a conferma di come la cultura sappia tracciare traiettorie che superano confini temporali e geografici, mettendo in relazione epoche, luoghi, persone e visioni del mondo. Da segnalare, infine, come SIDI abbia scelto proprio un luogo di produzione culturale come gres art 671 per il primo incontro tra tutti i rappresentanti internazionali della rete vendita moto e di quella bici organizzato per presentare il nuovo logo della società. Una tappa fondamentale del percorso di rilancio del brand, che è incentrato proprio sulla storia e sui valori di un marchio che si rinnova pur restando fedele alla propria tradizione.

Attraverso il racconto di queste iniziative vogliamo mettere in luce i numerosi progetti avviati dalle nostre aziende, ma soprattutto stimolare una riflessione. In un contesto globale in cui il valore simbolico di un marchio è sempre più determinante, questi esempi virtuosi dimostrano come investire in cultura non è solo un atto di mecenatismo, ma una scelta strategica che riconosce la cultura come una delle leve del percorso di creazione di valori tracciato da Italmobiliare.

Una strategia che continua a generare valore per gli azionisti. Il Gruppo, che impiega oltre 6.500 dipendenti, ha registrato nel 2024 ricavi aggregati per 1,6 miliardi di euro e dal 2018 ha distribuito dividendi complessivi per 365 milioni di euro, pari a 8,7 euro per azione. Nonostante il difficilissimo contesto geopolitico caratterizzato dai numerosi e drammatici fronti di guerra aperti, dall’incremento dei costi di molte materie prime e dalla grande incertezza e volatilità dei mercati, positive indicazioni giungono dall’analisi dei risultati nei primi mesi del 2025. Nel primo trimestre dell’anno il Gruppo ha visto aumentare i ricavi aggregati di oltre il 14% grazie alla crescita di tutte le partecipazioni industriali. Il NAV è stabile e superiore a 2,2 miliardi di euro e la cassa è positiva a 273,8 milioni per sostenere la crescita del portafoglio. Parallelamente, procede il percorso di decarbonizzazione del Gruppo verso l’obiettivo di emissioni Net Zero al 2050, con una strategia climatica allineata all’Accordo di Parigi, grazie alla guida della Science Based Targets initiative che ha già validato gli obiettivi di Italmobiliare, Caffè Borbone, Capitelli, CDS-Casa della Salute, Italgen, Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella e SIDI. Sono stati inoltre moltiplicati gli sforzi su tutte le altre linee strategiche, dalla promozione di una solida cultura della sicurezza che parta dalla leadership del management allo sviluppo del capitale umano attraverso crescita professionale, inclusione e parità di genere. Tutto questo si fonda su una governance solida, costruita sui più elevati riferimenti globali, tra cui UN Global Compact, estesa all’intera catena del valore.

 

intro.2

Principali dati economici e finanziari