Nei primi nove mesi il Gruppo Italmobiliare registra a livello aggregato ricavi in aumento a 1.190,6 milioni di euro (+12,1%) e MOL in flessione a 115,2 milioni. NAV stabile a 2,2 miliardi, la PFN di italmobiliare è positiva a 206,8 milioni

  • All’interno di un contesto macroeconomico sfidante, nei primi nove mesi i ricavi aggregati delle Portfolio Companies Industriali del Gruppo sono cresciuti del 12,1% a 190,6 milioni di euro, con margine operativo lordo in contrazione a 115,2 milioni di euro (-21,2%).
  • In particolare, tra le principali Portfolio Companies industriali:
    • Ricavi in aumento a 270,7 milioni di euro (+11,3%) per Caffè Borbone, la cui marginalità è in calo a 33,5 milioni di euro ed è stata condizionata dal costo record della materia prima caffè. Prima marca per volumi di vendita in Italia nel monoporzionato, la società registra buone performance in tutti i canali di vendita e prosegue la crescita all’estero.
    • Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella registra ricavi pari a 51,3 milioni di euro, in aumento del 9,1% grazie alle ottime performance del canale retail (+14,4%) e dell’online (+18,6%). Il MOL è in aumento a 12,2 milioni di euro (+2%).
    • Crescono a doppia cifra i ricavi e il MOL di CDS-Casa della Salute, rispettivamente a 56,6 milioni di euro (+23,4%) e 6,1 milioni di euro (+11,5%). Grazie alle nuove aperture, la società ha raggiunto 39 cliniche tra Liguria, Piemonte e Sardegna, che diventeranno 40 entro la fine del 2025.
    • Prosegue lo sviluppo di Italgen, che a luglio ha rilevato due impianti idroelettrici ed entro la fine dell’anno completerà la costruzione di due impianti fotovoltaici che porteranno la capacità produttiva totale dell’azienda a superare i 100 MW.
    • Capitelli registra ricavi pari a 18 milioni di euro (+4,9%) e MOL in crescita del 7,7% a 3,4 milioni di euro.
  • Nel periodo, il Gruppo ha proseguito nello sviluppo della sua strategia sostenibile e dato ulteriore impulso ai processi trasformativi declinati su tutte le società nel portafoglio.
  • Al 30 settembre 2025 il NAV di Italmobiliare, escludendo le azioni proprie, risulta pari a 2.197,1 milioni di euro e, considerando la distribuzione di dividendi effettuata nel periodo per 38,0 milioni di euro e il buy-back per 6,1 milioni di euro, registra una performance netta positiva per 25,4 milioni di euro (+1,1%). Il NAV per azione è pari a 52,2 euro.
  • La posizione finanziaria netta di Italmobiliare S.p.A., che nel periodo ha investito 55,8 milioni di euro sullo sviluppo delle partecipazioni e degli altri asset in portafoglio, è positiva e pari a 206,8 milioni di euro.
  • Si segnala inoltre che nel mese di ottobre Italmobiliare ha incassato 45,1 milioni di euro dalla cessione della partecipazione in Mediobanca, detenuta tramite Fin. Priv.

Milano, 11 novembre 2025 – Il Consiglio di amministrazione di Italmobiliare S.p.A. ha approvato oggi l’informativa finanziaria periodica aggiuntiva al 30 settembre 2025.

All’interno di un contesto macroeconomico sfidante, nei primi nove mesi dell’anno le partecipazioni industriali in portafoglio registrano a livello aggregato ricavi per 1.190,6 milioni di euro, in aumento del 12,1% rispetto allo stesso periodo del 2024. Fatturato in aumento per tutte le Portfolio Companies ad eccezione di Italgen, che registra ottime performance ma si confronta con un 2024 caratterizzato da eccezionali precipitazioni che avevano spinto a livelli record la produzione di energia idroelettrica. Tra le altre partecipazioni in evidenza le performance positive di CDS – Casa della Salute (+23,4%) e Bene Assicurazioni (+30,2%).

Il margine operativo lordo a livello aggregato delle partecipazioni industriali è pari a 115,2 milioni di euro, in flessione del 21,2% principalmente a causa della contrazione del MOL di Caffè Borbone, il cui andamento al pari di quello di tutto il settore è condizionato dall’elevatissimo costo della materia prima caffè, e di Tecnica.

Nel periodo, il Gruppo ha dato seguito alla sua strategia sostenibile, articolata su quattro macro ambiti di azione: governance estesa all’intera catena del valore, strategia climatica mirata a emissioni net-zero, cultura della sicurezza verso il traguardo di zero infortuni, sviluppo inclusivo del capitale umano. In particolare, l’attivazione di “progetti flagship” ha consentito una ulteriore accelerazione dei processi trasformativi declinati su tutte le società nel portafoglio.

Il Net Asset Value di Italmobiliare, escludendo le azioni proprie, al 30 settembre 2025 risulta pari a 2.197,1 milioni di euro (2.215,8 milioni di euro al 31 dicembre 2024); considerando la distribuzione di dividendi effettuata nel corso del periodo pari a 38,0 milioni di euro e il buy-back per 6,1 milioni di euro, la performance netta è positiva per 25,4 milioni di euro. Il NAV per azione è pari a 52,2 euro e, in considerazione della distribuzione di dividendi pari a 0,9 euro per azione, registra un incremento del 1,4% rispetto all’analogo valore al 31 dicembre 2024. All’incremento ha anche contribuito l’acquisto di azioni proprie eseguito nel terzo trimestre. Sterilizzando tale effetto l’incremento sarebbe stato di 1,1%, in linea con la performance del NAV.

Al 30 settembre 2025 la posizione finanziaria netta di Italmobiliare S.p.A. è positiva e pari a 206,8 milioni di euro (273,8 milioni di euro al 31 dicembre 2024). Tra i principali flussi in uscita si segnalano il pagamento del dividendo ordinario (-38 milioni di euro), gli investimenti a sostegno dello sviluppo delle partecipazioni in portafoglio (-43,7 milioni di euro) e gli impieghi, al netto dei rimborsi, dei fondi di private equity (-12,1 milioni di euro).

Tra gli eventi di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo si segnala che nel mese di ottobre Italmobiliare ha incassato 45,1 milioni di euro dalla cessione della partecipazione in Mediobanca, detenuta tramite Fin. Priv., acquisita ad un costo storico di 14,4 milioni di euro e valorizzata nel bilancio al 31 dicembre 2024 a 29,1 milioni di euro. 

Guardando l’andamento delle principali partecipazioni in portafoglio, nel settore alimentare crescono i ricavi di Caffè Borbone e Capitelli. In un settore condizionato dall’elevatissimo costo della qualità Robusta, il cui prezzo nei nove mesi si è attestato mediamente a 4.658 $/tonnellata rispetto ad un valore medio di 3.905 $/t nello stesso periodo dell’anno precedente, Caffè Borbone registra ricavi in aumento del 11,3% a 270,7 milioni di euro, con un’accelerazione nel terzo trimestre (+12,8%). L’azienda si conferma prima marca per volumi di vendita in Italia nel monoporzionato e continua la crescita all’estero. Il margine operativo è pari a 33,5 milioni di euro, in flessione rispetto ai 50,6 milioni di euro del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Capitelli continua la sua traiettoria di crescita sia a livello di fatturato (+4,9% a 18 milioni di euro) sia di margine operativo lordo (+7,7% a 3,4 milioni) nonostante il costo della carne suina che permane superiore rispetto alle quotazioni storiche.

Continua lo sviluppo di Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, con ricavi in aumento del 9,1% a 51,3 milioni di euro. Questo risultato positivo è frutto delle buone dei canali Direct-to-Consumer, asset strategico di sviluppo su cui la società si sta focalizzando. Il retail ha evidenziato un incremento complessivo del 14,4%, grazie al contributo positivo dovuto alle nuove aperture ed alle buone performance dei punti vendita già esistenti. Ottima anche la performance dell’e-commerce (+18,6%). Il margine operativo lordo è pari a 12,2 milioni di euro, in lieve aumento (+2%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

CDS-Casa della Salute prosegue il proprio percorso di crescita inaugurando nel terzo trimestre due nuove cliniche. Sale così a 39 il numero dei poliambulatori del Gruppo, che diverranno 40 entro la fine dell’anno con la nuova apertura di Cagliari. I ricavi di CDS sono stati pari a 56,6 milioni di euro, in aumento del 23,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente grazie sia alle nuove aperture sia al buon andamento delle strutture aperte/acquisite prima del 2023. Il margine operativo lordo è positivo e in aumento a 6,1 milioni di euro.

Italgen prosegue nell’attuazione del proprio piano strategico di investimenti: nel mese di luglio ha completato l’acquisizione di due impianti idroelettrici portando la capacità installata a 87 MW, e punta a superare i 100MW entro fine anno con l’entrata in esercizio di due nuovi impianti fotovoltaici. Nei nove mesi la società ha registrato una produzione totale di energia superiore alle medie storiche ma in contrazione rispetto all’esercizio precedente, quando la produzione idroelettrica aveva beneficiato di precipitazioni eccezionali. I ricavi sono sostanzialmente stabili a 48,6 milioni di euro, il margine operativo lordo è in flessione a 22,9 milioni di euro (-14,8%).

Nel settore outdoor, i ricavi del Gruppo SIDI crescono dell'11,6% a 22,6 milioni di euro, con buoni risultati in particolare in Europa e APAC. Il margine operativo lordo, seppur negativo per 0,7 milioni di euro, migliora grazie all’aumento del fatturato e a iniziative di ottimizzazione del costo dei prodotti, parzialmente compensato da maggiori spese di struttura. Ricavi in aumento del 6,8% a 351,2 milioni di euro per Tecnica Group, grazie principalmente alle buone performance di LOWA e del comparto invernale. Il margine operativo lordo si attesta a 30,1 milioni di euro, in flessione rispetto all'anno precedente.

ISEO ha registrato un fatturato pari a 113,4 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Il margine operativo lordo si attesta a 7,7 milioni di euro, in contrazione rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.

Aumenta del 30,2% a 258,1 milioni di euro la raccolta premi di Bene Assicurazioni. Il risultato conferma il significativo percorso di crescita dei trimestri precedenti ed è frutto delle positive performance di tutti i canali di vendita e dell’incremento registrato in tutti i comparti in cui opera la compagnia.

Il Gruppo Clessidra, Portfolio Company non industriale, chiude i nove mesi con un margine di intermediazione positivo per 32,0 milioni di euro, in crescita del 16% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.