Esaminati dal Consiglio i risultati consolidati del primo trimestre 2012

  • RICAVI: 1.145,6 MILIONI DI EURO (1.220,7 MILIONI NEL PRIMO TRIMESTRE 2011)
  • RISULTATO NETTO TOTALE: -38,2 MILIONI ( UTILE DI 121,8 MILIONI AL 31 MARZO 2011 INCLUSIVO DI 109,1 MILIONI DI PLUSVALENZE DA CESSIONE DI ASSET IN TURCHIA)
  • PATRIMONIO NETTO: 5.429,1 MILIONI (5.539,6 MILIONI AL 31 DICEMBRE 2011)
  • INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO: 2.129,3 MILIONI (2.039,6 MILIONI AL 31 DICEMBRE 2011). GEARING AL 39,2%
  • NET ASSET VALUE: 1.206,3 MILIONI (1.138,5 MILIONI AL 31 DICEMBRE 2011)

Milano, 15 maggio 2012 – Il Consiglio di amministrazione di Italmobiliare S.p.A., ha preso in esame e approvato il resoconto consolidato intermedio di gestione al 31 marzo scorso.

Il primo trimestre dell’esercizio è stato caratterizzato nel settore industriale da un incremento dei costi energetici e da una stagnazione della domanda dovuta ai rinnovati segnali recessivi, particolarmente sensibili in alcuni Paesi industrializzati, e dalla forte volatilità che ha contraddistinto i mercati finanziari. Il Gruppo Italmobiliare ha realizzato nel periodo ricavi per 1.145,6 milioni di euro (-6,2%) e un margine operativo lordo corrente pari a 133,9 milioni, in aumento dell’1,3% rispetto al primo trimestre 2011. Il risultato del periodo è negativo per 38,2 milioni rispetto all’utile di 121,8 milioni del primo trimestre dello scorso anno che beneficiava di una plusvalenza di 109,1 milioni dalla vendita di attività in Turchia.

In particolare, il Gruppo ha registrato nel settore materiali da costruzione, dove opera la controllata Italcementi (che ha comunicato i risultati lo scorso 4 maggio), ricavi per 1.071,7 milioni di euro in flessione del 6,8% rispetto al primo trimestre 2011. Il negativo effetto volume - più evidente in Europa a causa di peggiori condizioni meteo – è stato in parte compensato da una dinamica dei prezzi di vendita positiva in Italia e stabile nella maggioranza degli altri Paesi. I risultati di gestione, negativamente influenzati dalla riduzione dei ricavi e dall’aumento dei costi energetici, hanno beneficiato delle azioni di contenimento dei costi fissi e di una maggiore efficienza produttiva. Dopo componenti positive non ricorrenti per 8,8 milioni (17,6 milioni al 31 marzo 2011), il margine operativo lordo è diminuito dell’8,7% a 135,5 milioni, mentre il risultato operativo di 21,3 milioni è diminuito del 41,4%. Il risultato del trimestre è negativo per 34,6 milioni rispetto all’utile di 127,6 milioni nel primo trimestre 2011.
Il settore imballaggio alimentare e isolamento termico, costituito dal gruppo Sirap Gema, ha risentito nel primo trimestre 2012 della difficile situazione legata ad una domanda che permane ancora debole. Il settore ha registrato ricavi per 53,9 milioni sostanzialmente in linea con il primo trimestre 2011. Grazie agli interventi di ristrutturazione e riorganizzazione industriale e commerciale, il margine operativo lordo è positivo per 2,6 milioni, in sensibile miglioramento rispetto al dato del primo trimestre 2011 (0,2 milioni). La riduzione dei costi fissi e la minore incidenza del costo delle materie prime polimeriche, ha consentito il ritorno ad un sostanziale pareggio del risultato operativo, rispetto alla perdita di 2,6 milioni del primo trimestre 2011. Dopo oneri finanziari netti per 1,2 milioni e un carico fiscale per 0,2 milioni, il risultato netto del periodo risulta negativo per 1,4 milioni, in miglioramento rispetto alla perdita di 3,3 milioni al 31 marzo 2011.
Il settore finanziario, che include la capogruppo Italmobiliare e le società finanziarie interamente possedute, ha beneficiato di un andamento in leggera ripresa dei mercati. Il risultato del settore risulta tuttavia negativo per 0,4 milioni (positivo per 2,6 milioni nel 1° trimestre 2011) a causa di rettifiche di valore operate su partecipazioni del comparto bancario, particolarmente penalizzato dai mercati, solo parzialmente compensate dalla positiva gestione del portafoglio titoli di trading.
Il settore bancario (Finter Bank Zurich e Crèdit Mobilier de Monaco) ha registrato una perdita di 1,5 milioni in peggioramento rispetto al risultato negativo di 0,7 milioni registrato nel primo trimestre 2011. Tale risultato, dovuto essenzialmente all’andamento di Finter Bank Zürich, è stato sostanzialmente determinato dalla riduzione del margine di intermediazione passato da 8,1 milioni a 7,7 milioni del primo trimestre 2012, soprattutto a causa della diminuzione di proventi su commissioni.

Nel corso del primo trimestre dell’esercizio 2012, i ricavi consolidati sono stati pari a 1.145,6 milioni, rispetto a 1.220,7 milioni del primo trimestre 2011 (riclassificati per tenere conto dei rimanenti asset in via di cessione in Turchia), principalmente in conseguenza di un calo dell’attività nei settori materiali da costruzioni e nel settore bancario, mentre risulta positivo l’apporto del settore finanziario e stabile quello dell’imballaggio alimentare e isolamento termico.
I ricavi per area geografica mettono in evidenza una contrazione dei ricavi nell’Unione Europea, mentre i progressi più importanti hanno riguardato il Nord America e l’India.

Il margine operativo lordo corrente pari a 133,9 milioni è in aumento dell’1,3% rispetto al primo trimestre 2011 (132,1 milioni). Al lieve incremento hanno contribuito il settore imballaggio alimentare e isolamento termico e il settore finanziario, mentre risultano in flessione gli altri settori in particolare modo il settore bancario. Dopo l’effetto di componenti positive nette non ricorrenti per 8,4 milioni (+17,3 milioni al 31 marzo 2011), riferibili principalmente al gruppo Italcementi quale saldo netto per le plusvalenze realizzate dalla cessione di attività e costi di ristrutturazione, il margine operativo lordo risulta in flessione a 142,3 milioni (149,4 milioni). Il risultato operativo, dopo ammortamenti in diminuzione rispetto a quelli del primo trimestre 2011, ha registrato un decremento a 24,6 milioni (33,4 milioni). Alla fine del primo trimestre gli oneri finanziari netti erano pari a 29,0 milioni (23,5 milioni nel primo trimestre 2011), le rettifiche di valore di attività finanziarie, sono state negative per 6,0 milioni (positive di 6,2 milioni al 31 marzo 2011) e il risultato delle società valutate a patrimonio netto era negativo per 0,5 milioni (positivo per 1,7 milioni) Dopo imposte del periodo per 26,5 milioni (4,6 milioni nel primo trimestre 2011), il risultato delle attività in funzionamento risulta negativo di 37,5 milioni (positivo di 13,3 milioni nel primo trimestre 2011). La perdita di 0,8 milioni di euro, relativa alle attività destinate alla cessione, rappresenta il risultato conseguito nel primo trimestre 2012 della società turca Afyon per la quale sono stati sottoscritti accordi di vendita dal gruppo Italcementi. La perdita del periodo è stata di 38,2 milioni rispetto all’utile di 121,8 milioni del primo trimestre 2011 che beneficiava della plusvalenza realizzata dalla vendita delle attività in Turchia (109,1 milioni), mentre la perdita attribuibile al Gruppo, dopo un risultato attribuibile a terzi negativo per 14,7 milioni (utile di 94,8 milioni al 31 marzo 2011) risulta pari a 23,5 milioni (utile di 27,0 milioni).

In allegato il comunicato integrale

Principali dati economici e finanziari