Esaminati dal Consiglio i risultati consolidati del primo semestre 2011.

GRUPPO ITALMOBILIARE:

  • RISULTATO NETTO TOTALE: 164,0 MILIONI DI EURO (84,3 MILIONI NEL PRIMO SEMESTRE 2010)
  • RICAVI: 2.598,1 MILIONI (2.574,7 MILIONI)
  • PATRIMONIO NETTO: 5.737,0 MILIONI (5.932,8 MILIONI AL 31 DICEMBRE 2010)
  • INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO: 2.177,4 MILIONI (2.095,5
    MILIONI AL 31 DICEMBRE 2010) - GEARING 37,9%
  • NET ASSET VALUE PARI A 1.581,3 MILIONI

Milano, 5 agosto 2011 - Il Consiglio di amministrazione di Italmobiliare S.p.A. ha preso in esame e approvato il Resoconto intermedio di gestione al 30 giugno scorso.

Il Gruppo Italmobiliare ha chiuso il primo semestre 2011 con un utile netto consolidato di 164,0 milioni di euro (84,3 milioni nell'omologo periodo 2010) dopo le plusvalenze realizzate dalla gia annunciata vendita di attivita del Gruppo Italcementi in Turchia. I ricavi nel periodo sono stati pari a 2.598,1 milioni, sostanzialmente in linea con il livello della prima meta del 2010 (2.574,7 milioni riclassificato in base all'IFRS 5 per tenere conto degli asset ceduti) mentre il risultato operativo, dopo ammortamenti per 240,9 milioni, e stato di 143,1 milioni (229,8 milioni).

L'aumento della volatilita dei mercati, con una ripresa delle tensioni sui corsi dei titoli finanziari e - piu marcatamente nella seconda parte del semestre - sui mercati obbligazionari per le forti preoccupazioni sulla tenuta dei debiti sovrani di alcuni paesi dell'area euro, ha inciso sui settori finanziario e bancario. Sui risultati del settore industriale ha invece influito negativamente la ripresa delle tensioni inflattive, soprattutto sui costi energetici e sulle materie prime.

Nel settore materiali da costruzione, la controllata Italcementi - che ha comunicato i dati relativi al semestre lo scorso 29 luglio - ha registrato volumi di vendita sostanzialmente in linea con quelli dello stesso periodo del 2010. I ricavi, pari a 2.452,0 milioni sono cresciuti del 2,1% rispetto al primo semestre 2010; i risultati di gestione, gravati dal rilevante e diffuso aumento dei costi energetici, hanno segnato un calo rispetto al primo semestre 2010: margine operativo lordo corrente 372,1 milioni (-15,4%) e risultato operativo 158,0 milioni (-24,2%). L'utile del semestre e stato di 187,8 milioni (81,8 milioni nel primo semestre 2010) e recepisce la plusvalenza (109 milioni) legata alla cessione degli asset in Turchia.
Nel settore imballaggio alimentare e isolamento termico, costituito dal gruppo Sirap Gema, il comparto imballaggio alimentare ha registrato una contrazione della domanda mentre il comparto dell'isolamento termico ha evidenziato una buona attivita, in particolare nel secondo trimestre 2011. I ricavi del periodo, pari a 115,8 milioni, risultano in leggero aumento (+1,5%). Il significativo incremento dei costi delle materie prime polimeriche, che non e stato possibile trasferire sui prezzi di vendita a causa della forte competitivita del settore, ha generato una riduzione dei risultati operativi. Il margine operativo lordo e calato a 4,4 milioni e il risultato operativo e negativo per 1,3 milioni. Dopo oneri finanziari per 2,2 milioni, il risultato netto del periodo e in perdita per 3,6 milioni (utile di 1,0 milioni al 30 giugno 2010).
Il settore finanziario, che include la capogruppo Italmobiliare e le societa finanziarie interamente possedute, ha realizzato un utile netto di 8,6 milioni, in diminuzione rispetto ai 19,6 milioni del primo semestre 2010. La riduzione del risultato e sostanzialmente imputabile a minori plusvalenze realizzate nel periodo e in misura minore a maggiori oneri finanziari netti.
Il settore bancario (Finter Bank Zurich e Credit Mobilier de Monaco) ha visto nel primo semestre una leggera diminuzione del margine di intermediazione a 15,8 milioni (16,9 milioni) a causa principalmente della riduzione delle commissioni attive e di un leggero calo del patrimonio gestito di terzi. Il risultato, dopo rettifiche su crediti pari a circa 4 milioni, e in perdita per 7,6 milioni (-0,6 milioni). Il patrimonio netto del settore bancario ammonta a 101 milioni.

Il Gruppo Italmobiliare, alla fine del primo semestre, evidenziava un patrimonio netto totale di 5.737,0 milioni, in calo di 195,8 milioni rispetto al dato di fine 2010, principalmente per l'effetto negativo determinato dalla variazione cambi.
L'indebitamento finanziario netto consolidato al 30 giugno di 2.177,4 milioni ha registrato un aumento di 81,9 milioni rispetto a fine 2010. Su questo incremento ha influito, oltre al flusso di investimenti (257,5 milioni) e ai dividendi distribuiti (138,4 milioni), anche il riconsolidamento del gruppo Calcestruzzi (218 milioni). Questi effetti sono stati solo parzialmente bilanciati dai flussi dell'attivita operativa (66,0 milioni) e dai disinvestimenti (393,7 milioni). Di conseguenza il gearing (indebitamento finanziario netto/patrimonio netto consolidato) e passato a fine semestre al 37,95% dal 35,32% del 31 dicembre 2010.
La posizione finanziaria netta del settore finanziario (Italmobiliare SpA e societa finanziarie interamente controllate), e positiva per 133,4 milioni (170,6 milioni a fine 2010) tenuto conto anche dei flussi finanziari legati agli investimenti in Ciments Francais effettuati nel periodo (28 milioni) e dei dividendi distribuiti (21,3 milioni).
A causa del forte calo dei mercati finanziari registrato nel secondo trimestre dell'anno, al 30 giugno scorso, il Net Asset Value (NAV) di Italmobiliare era pari a 1.581,3 milioni (1.744,2 milioni al 31 marzo 2011 e 1.654,9 milioni a fine 2010).

Previsioni - La crescita economica mondiale, in rallentamento, e caratterizzata da una persistente incertezza legata alle decisioni governative nei Paesi dell'area euro e USA sul debito pubblico e sulla politica fiscale che stanno avendo un ruolo sempre piu centrale sui drivers di mercato. Le prospettive di sviluppo restano comunque positive in modo particolare nei Paesi emergenti nonostante le pressioni inflazionistiche alimentate dai rincari delle materie prime e dei prodotti energetici che incideranno anche sui risultati del Gruppo. Da un punto di vista industriale il Gruppo intende continuare ad ottimizzare i piani di efficienza gia messi in atto al fine di razionalizzare i propri costi di produzione e di struttura trasferendo, per quanto possibile, l'aumento dei costi delle materie prime e dell'energia sui prezzi di vendita.
In questo scenario di incertezza sull'intensita e qualita della ripresa internazionale, i mercati finanziari continuano ad aumentare la volatilita, che si riflette sui corsi azionari, mentre le tensioni sul debito sovrano di alcuni stati dell'area euro contribuiscono alla riduzione dei rendimenti dei titoli di stato dei Paesi percepiti piu solidi con conseguente aumento dei premi per il rischio sulle altre obbligazioni.
Questo scenario acuito dalla difficolta della ripresa economica italiana e dall'incertezza politica di alcuni Paesi dove il Gruppo opera, rende difficile poter effettuare una previsione attendibile sui risultati della seconda parte dell’anno.

In allegato il comunicato integrale

Principali dati economici e finanziari