Esaminati dal Consiglio di amministrazione i risultati del bilancio 2011

GRUPPO ITALMOBILIARE

  • RICAVI: 5.016,0 MILIONI DI EURO (5.016,4 MILIONI NEL 2010)
  • RISULTATO NETTO TOTALE: -60,6 MILIONI (UTILE 187,8 MILIONI) PENALIZZATO DA RETTIFICHE STRAORDINARIE PER 235 MILIONI DETERMINATE DAGLI EFFETTI DELLA CRISI SUI MERCATI
  • INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO: 2.039,6 MILIONI (2.095,5 MILIONI)
  • PATRIMONIO NETTO TOTALE: 5.539,6 MILIONI (5.932,8 MILIONI)
  • POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA CAPOGRUPPO E DELLE SOCIETA’ FINANZIARIE POSITIVA PER 105,2 MILIONI (170,6 MILIONI)
  • NET ASSET VALUE: 1.138,5 MILIONI AL 31 DICEMBRE 2011 (1.654,9 MILIONI A FINE 2010)

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Milano, 28 marzo 2012 – Il Consiglio di amministrazione di Italmobiliare S.p.A. ha oggi preso in esame e approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio della società per l’esercizio 2011.

L’aggravarsi della crisi dell’area Euro, con le tensioni legate alla tenuta dei debiti sovrani di alcuni Paesi, ha determinato un forte impatto sui mercati finanziari con pesanti ripercussioni sulle quotazioni dei titoli azionari e obbligazionari. Questa situazione, particolarmente accentuata nella seconda parte dell’anno, ha necessariamente comportato un intervento di adeguamento del valore dei titoli in portafoglio, operazione che ha pesantemente inciso sui risultati del settore finanziario e bancario.

Sui risultati del settore industriale hanno invece influito negativamente la ripresa delle tensioni inflattive, soprattutto dei fattori energetici e delle materie prime, e il perdurare della fase di incertezza, per quanto riguarda i materiali da costruzione, sul mercato egiziano a seguito della situazione politica nel Paese.

In questo contesto il conto economico è stato significativamente influenzato dagli effetti straordinari derivanti dalle rilevanti rettifiche di valore su immobilizzazioni e avviamento per 148,1 milioni e dalle rettifiche di valore di attività finanziarie - in particolare del settore bancario ed editoriale - per 86,6 milioni. Queste rettifiche previste dai principi IAS IFRS – che ne prevedono il transito in conto economico – producono conseguenze solo dal punto di vista contabile senza alcun effetto di cassa e con possibilità di ripresa di valore delle attività finanziarie in caso di miglioramento dei mercati. Tenuto conto di tali adeguamenti, che hanno generato un impatto complessivo di circa 235 milioni, il Gruppo Italmobiliare ha registrato nel 2011 una perdita netta di 60,6 milioni rispetto ad un utile di 187,8 milioni nel 2010.

2 La ripresa dei mercati segnata nei primi mesi del 2012 ha comunque già permesso un parziale recupero delle perdite da svalutazioni effettuate nello scorso esercizio: da inizio anno l’indice di Borsa ha infatti segnato un incremento dell’8,2% circa rispetto alla flessione del 24,3% dell’intero 2011; in particolare l’indice riferito al settore bancario, significativo nelle partecipazioni del Gruppo, è salito nei primi tre mesi del 2012 di circa il 10,5% contro il crollo del 43,9% dello scorso anno.

Tra i diversi settori di attività in cui opera il Gruppo, il settore finanziario - che include la capogruppo Italmobiliare e le società finanziarie interamente possedute - è stato il comparto che ha registrato la peggiore performance, condizionato dall’alta volatilità dei mercati finanziari: il risultato netto, dopo le significative svalutazioni per 94,1 milioni operate sui titoli in portafoglio, è negativo di 96,2 milioni, rispetto all’utile 2010 di 26,7 milioni.

Nel settore bancario il margine di intermediazione pari a 33,3 milioni ha risentito della riduzione delle commissioni attive di Finter Bank Zurich. Dopo accantonamenti per rettifiche su crediti verso la clientela di circa 4,4 milioni e svalutazioni di attività per 11,4 milioni, il risultato risulta negativo di 23,1 milioni (perdita di 4,1 milioni nel 2010).

Nel comparto industriale, il settore materiali da costruzione, costituito dal gruppo Italcementi (cha ha comunicato i risultati lo scorso 2 marzo), ha registrato ricavi pari a 4.720,5 milioni (+1,3% rispetto al 2010). I risultati di gestione, sostenuti dai piani di efficienza ma penalizzati dall’incremento dei costi energetici e da svalutazioni di alcune acquisizioni avvenute nel passato in Spagna, Grecia e Italia, hanno segnato una flessione rispetto all’anno precedente: il margine operativo lordo corrente è stato di 697,3 milioni (- 17,2%), mentre il risultato operativo ha raggiunto i 129,0 milioni (- 65,2%). L’utile di esercizio risulta positivo di 91,2 milioni, grazie alla plusvalenza realizzata dalla vendita delle attività del gruppo in Turchia.

Il settore imballaggio alimentare e isolamento termico, costituito dal gruppo Sirap Gema, ha registrato ricavi per 235,6 milioni (239,3 milioni nel 2010) con andamenti differenziati tra il settore imballaggio alimentare in diminuzione del 3,0% e il settore isolamento termico in crescita del 3,0%. I risultati operativi, gravati da un incremento medio del 12% del costo delle materie prime e da alcune svalutazioni di attività nel settore dell’imballaggio rigido, sono calati rispetto al 2010, con il margine operativo lordo corrente a 14,5 milioni e il risultato operativo negativo per 2,1 milioni. Il risultato del periodo è negativo di 8,9 milioni (utile di 3,5 milioni nel 2010).

Nel corso dell’esercizio 2011 i ricavi sono stati pari a 5.016,0 milioni, invariati rispetto ai 5.016,4 milioni del 2010 riclassificati in base all’IFRS 5 per tenere conto della cessione delle attività in Turchia a marzo 2011.

Il margine operativo lordo corrente pari a 681,0 milioni è in diminuzione di 203,2 milioni rispetto all’esercizio 2010. A questa diminuzione hanno contribuito tutti i settori, ma le flessioni di maggiore rilevanza in termini assoluti si sono manifestate nel settore materiali da costruzioni (-144,4 milioni) e nel settore finanziario (-36,1 milioni).

Il risultato operativo ha registrato un calo dell’80,0% a 79,5 milioni, dopo ammortamenti in crescita (491,1 milioni rispetto a 477,0 milioni nel 2010) e a rilevanti rettifiche di valore su immobilizzazioni (148,1 milioni rispetto a 7,9 milioni nell’esercizio 2010).

Queste rettifiche di valore si riferiscono ad avviamento (99,4 milioni), immobilizzazioni materiali (33,6 milioni) ed immateriali (15,1 milioni) e hanno riguardato il settore materiali da costruzione (134,3 milioni), il settore bancario (11,4 milioni) e il settore imballaggio alimentare ed isolamento termico (2,4 milioni).

Le rettifiche di valore di attività finanziarie sono negative per 86,6 milioni (-23,2 milioni nel 2010) e riguardano principalmente la svalutazione di partecipazioni azionarie in Unicredit, Rcs MediaGroup e UBI detenute dal settore finanziario (-94,1 milioni). Positiva la ripresa della perdita di valore del gruppo Calcestruzzi (+7,5 milioni) iscritta al 31 dicembre 2010 nella riserva fair value e riconosciuta a conto economico nel 2011 a seguito del consolidamento dello stesso dal primo gennaio 2011.

Il risultato delle attività in funzionamento è costituito da una perdita di 167,1 milioni (utile di 206,6 milioni nel 2010). Dopo plusvalenze di 106,5 milioni realizzate dalla vendita di Set Group in Turchia il risultato netto dell’esercizio è stato negativo di 60,6 milioni (utile di 187,8 milioni). La perdita attribuibile al Gruppo, dopo un’utile di terzi di 87,1 milioni (166,5 milioni nel 2010), è pari a 147,7 milioni (utile di 21,3 milioni).

Al 31 dicembre 2011 il patrimonio netto totale del Gruppo Italmobiliare ammontava a 5.539,6 milioni rispetto ai 5.932,8 milioni al 31 dicembre 2010. Alla stessa data l’indebitamento finanziario netto era pari a 2.039,6 milioni con un miglioramento di circa 56 milioni rispetto a fine 2010; il gearing è passato al 36,82% a dicembre 2011 dal 35,32% di fine 2010, mentre il leverage si mantiene sotto quota 3% (2,99% rispetto al 2,37 di fine 2010).

La posizione finanziaria netta di Italmobiliare e delle società finanziarie interamente controllate a fine 2011 risultava positiva per 105,2 milioni (170,6 milioni al 31 dicembre 2010).

La Capogruppo Italmobiliare S.p.A. ha chiuso l’esercizio 2011 con una perdita di 57,3 milioni, rispetto l’utile netto di 35,2 milioni al 31 dicembre 2010. Il risultato negativo è stato sostanzialmente determinato da rettifiche di valore operate sui titoli azionari per 80,4 milioni e da minori plusvalenze realizzate nel corso del 2011 rispetto all’esercizio precedente.

Il Net Asset Value (NAV) di Italmobiliare al 31 dicembre 2011 era pari a 1.138,5 milioni (1.654,9 milioni al 31 dicembre 2010).

A seguito degli effetti determinati dalla crisi economico-finanziaria, il Consiglio di amministrazione di Italmobiliare proporrà all’Assemblea degli azionisti del 28 e 29 maggio prossimo (rispettivamente in prima e seconda convocazione) di non distribuire il dividendo per l’esercizio 2011.

Previsioni - Le proiezioni economiche e finanziarie contrastanti sull’intero 2012 e il quadro macroeconomico in evoluzione rappresentano elementi di incertezza tali da non consentire ad oggi una previsione attendibile sui risultati complessivi di Gruppo per l’esercizio in corso.

In allegato il comunicato integrale

Principali dati economici e finanziari